Categoria: Maremma Toscana

La Tina

Ragazze, c’ho una tina per le mani!-. Andrea lo sa, ormai, come suscitare il nostro interesse. E ci racconta che suo zio Graziano, che sta facendo spazio in cantina, vuole disfarsi di una vecchia tina di legno: un vero pezzo da museo, nella più alta delle accezioni che tale definizione possa significare. Non possiamo proprio lasciarcela sfuggire. Le dimensioni, però, ci lasciano un po’ perplessi; meglio fare un sopralluogo e stabilire dove si può piazzare quell’oggettino dal diametro di un par di metri e alto circa un metro e mezzo. Nella cantina del Museo c’è un angolo con un piano rialzato, bello solido: prendiamo il metro e, precisa precisa, dovrebbe entrarci la nostra tina. Guardiamo meglio: in quell’angolo, le scale, la parete posteriore e uno spigolo del muro sono mangiati a suon di scalpello e, siccome lo spazio che così è stato creato è rotondo, crediamo, a ragion veduta, che lì in passato ci fosse stata proprio una tina, forse molto simile a quella che ci vogliamo portare noi.

Dopo una breve indagine all’interno della Pro Loco, il Coppi col suo pick up vengono ingaggiati per il trasporto eccezionale. Così, lui e Andrea vanno a recuperare la tina, smontata da zio Graziano, al Podere Stiaccia, che si trova in un poggettino tra Monte Antico e Casale. Graziano, smontando le assi, le ha saggiamente numerate con la vernice bianca, in modo da facilitare il lavoro di rimontaggio, vernice che poi, una volta esposta la tina al Museo, potrà essere rimossa. I tre caricano tutti i pezzi sul cassone del mezzo del Coppi: i cerchi di ferro sono grandi e c’entrano a fatica.
Arrivati al Museo del Vino, si deve far spazio per il materiale, così spostiamo un barile, un piccolo tino, un tinello e una stadera di ferro che pesa spiomba e tocca portarla in quattro. Si inizia a scaricare il pick up e a trasportare il materiale in cantina: dobbiamo aprire la seconda porta d’accesso, perché le scale che conducono di sotto da quel lato sono un pochino più ampie e ci si storna coi cerchi più grandi, che dall’altra parte sarebbero rimasti incastrati nella curva tra le due rampe. Philip, un giovane turista tedesco che sta percorrendo l’Italia in bicicletta, si ferma e insiste per darci una mano nelle operazioni; ci aiuta a scaricare le assi, anche se non capisce bene cosa stiamo maneggiando. Quando vede le tavole del fondo rotondo della tina ci chiede se si tratta di un tavolo. “Ah nein, es ist ein… o come si dirà tina in tedesco… wo der Wein gärt…“. Forse ha capito, forse.

Per riassemblare, o come dice Giorgio, “riassiemare” la tina, viene messa su una piccola squadra: Andrea, Giorgio, il Nardelli e il Cq, al secolo Marco. Direttore dei lavori è il Fanti, falegname per passione, che deve insegnare a questi òmini come si fa. Dopo i primi attimi di incertezza, infatti, i ragazzi iniziano a lavorare e a metter su la tina. Mettono insieme il culo, issano le prime assi e posizionano il primo e l’ultimo cerchio e poi, via via, continuano a comporla, incastrando le assi al fondo e accostandole alle altre. E’ un lavoro che richiede precisione e, allo stesso tempo, mazzolate. “Se frana tutto, scatta il piano B: ci si fa il fòco!“.
Ma la tina regge e si può andare a fare colazione. Il lavoro prosegue e verso l’ora di pranzo mezza tina è già su. Nel pomeriggio si ritorna all’opera: ci si deve lavorare in posizioni scomode, da dentro e da dietro. Maneggiando le assi, ci si accorge che chi le aveva già rimontante in passato, le aveva numerate incidendovi sopra dei numeri romani. Ma ormai è il momento di infilare e battere i cerchi: un colpo al cerchio e uno alla botte, riescono a darle stabilità. Il frastuono è assordante, dentro la cantina non si riesce a parlare. Anche da fuori, chi si trova a passare davanti al Museo del Vino, sgrana gli occhi e si domanda che cosa stia succedendo là sotto.

Passa Beppe, il barbiere, a controllare come procede il montaggio della tina di suo cognato. Si appoggia ad una botte e incrocia le gambe, attento. “Beppe, che te ne pare?“. Scuote la testa. “Noi ci si mise di meno, a montarla!” e ride. Ci racconta la storia della tina: questa apparteneva ad una famiglia di possidenti, forse i Sansoni, che avevano una cantina a Pari e che verso il ’30 rinnovarono un po’ le attrezzature. Dettero via la tina, che doveva avere già un centinaio d’anni e Amato, il suocero di Beppe, andò a prenderla col carro co’ le vacche, per portarla a podere. La montarono su un bargiolo fatto apposta con delle travi di legno belle robuste. Beppe si ricorda che la tina era più alta e arrivarci per affondarla o per pulirla non era cosa semplice, così suo suocero la fece segare di una ventina di centimetri al falegname, Aroldo detto “Bati”, e in due ore la tina fu rimontata.

Il lavoro giunge al termine, si fanno gli ultimi ritocchi: Andrea batte qualche altro colpo sui cerchi che stanno un po’ storti (in effetti il suo soprannome, “millimetro“, non gli è certo stato assegnato per caso). Siamo tutti soddisfatti del risultato, anche se non si garantisce la tenuta stagna della tina. E’ molto bella, è affascinante perché si tratta davvero di un pezzo di storia. E nella sua storia, ancora una volta, intorno ad essa, si è riunita una piccola comunità di persone al lavoro.

Un lavoro prezioso, che non si può fare che con la collaborazione e con le mani.

Adesso la tina è nella cantina del Museo del Vino e tutti potete venire a vederla. Si ringrazia la famiglia Rabazzi per la donazione, i “ragazzi” che hanno collaborato: Giorgio Pistolesi, Andrea Locondro, Fabio Nardelli, Marco Martellini, Alessio Coppi e il direttore dei lavori Giuseppe Fanti.

Apertura Museo del Vino e Ufficio Informazioni Turistiche di Roccastrada

Il Museo del Vino e Ufficio Informazioni Turistiche Maremma Toscana Area Nord e Porta del Parco delle Colline Metallifere, riaprirà martedì 28 Luglio con i seguenti orari:martedì martedì 10.00-12.30mercoledì 10,00-12.30giovedì 10.00-12.30venerdì 16.00-19.30sabato 10.00-12.30 16,00-19.30domenica 10.00-12.30 Starting from July 28th, the Wine Museum and Tourist Information … Continua a leggere Apertura Museo del Vino e Ufficio Informazioni Turistiche di Roccastrada

Salviamo la Cripta di Giugnano

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Il Comitato Festeggiamenti Pro Loco Roccastrada, il Comune di Roccastrada e il nostro Museo sono in prima persona a sostenere la campagna Salva Giugnano per far rientrare la Cripta di San Salvatore Giugnano tra i Luoghi del Cuore del FAI.
Martedì 4 settembre, incontro alla Cripta, presso l’Agriturismo San Guglielmo, con l’archeologo medievista Roberto Farinelli, la storica dell’arte Giulia Marrucchi e la Delegazione FAI – Grosseto.
Fino al 9 settembre, sarà visitabile, presso il nostro Museo, la mostra fotografica dedicata all’Abbazia di Giugnano.
Per esprimere il tuo voto online: https://www.fondoambiente.it/…/cripta-dell-abbazia-giugnano…

Degustazione di fine Agosto

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Che il territorio di #Roccastrada fosse ricco di arte e sapori, sicuramente lo sapevate già.. ma il prossimo giovedì noi ve lo dimostreremo ancora una volta: vi faremo gustare i prodotti tipici e i vini dell’azienda Agriturismo Il Bettarello secondo i principi della genuinità roccastradina. Direttamente dall’Amiata, invece, il Caseificio Fontemozza, con i suoi formaggi. Ospite della serata sarà l’artista Carla Moscatelli – Maestro Camos – che ci condurrà nel suo mondo di tele dipinte.
Se vorrete stare in nostra compagnia prenotate!

tel: +39 0564 563376  + 39 334 801 7656
E-mail: roccastrada.museodelvino@gmail.com

Costo:15 euro a persona

Vapori di Birra,#Agrichips Semia, Biscotto di Santa Caterina, Archeologia

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 la Cooperativa Agricola SEMIA – Maremma che Patata ci farà assaggiare l’ultima novità #agrichips e i ragazzi del Consorzio Roccastrada La Tua Bottega cucineranno per voi alcuni piatti direttamente tratti dalla mitica Sagra della Patata. Una specialità unica in tutto il territorio firmata Sapori e Saperi di Maremma Saporiesaperidimaremma Moreno Cortecci: il biscotto salato di Santa Caterina. Eccezionalmente protagonista al Museo del Vino, la birra artigianale prodotta con la geotermia di Sasso Pisano di Vapori di Birra. Ospite della serata, l’archeologo Andrea Marcocci che ci parlerà dei recenti scavi alla necropoli ellenistica di Casenovole.

I vini, i formaggi e le carni Bio: un tris vincente!

 

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Inauguriamo il mese di agosto con una serata di degustazione davvero imperdibile, con particolarità enogastronomiche ed artistiche.

Saranno protagonisti i vini dell’azienda VALDONICA – Tuscany/Italy: Winery & Vineyard Residence, i formaggi caprini bio della Fattoria Educativa Le Venaie, i prodotti dell’agrimacelleria bio della Tenuta Di Paganico e l’arte in mostra del pittore Roberto Stolfi

Per partecipare alla serata, occorre prenotare al + 39 0564 563376 + 39 3471857911
o alla mail: roccastrada.museodelvino@gmail.com

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Giovedì 26 Luglio – La #Nutraceutica al Museo e i disegni naturalistici di Lucia Brunelli

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Giovedì 26 Luglio la Tenuta Di Gramineta di Roccastrada, sarà ospite del nostro museo con una serata dedicata al cibo ed al vino biologici prodotti in azienda.
Collaborerà alla serata il Ristorante “Re Sugo” della Residenza Le Versegge – Braccagni.
Si parlerà di nutraceutica, cioè di come il buon cibo faccia bene alla nostra salute!
Ospite artistica della serata, Lucia Brunelli, disegnatrice botanica e naturalistica. 

Giovedì 19 luglio – Sta arrivando il Drago

Giovedì 19 luglio – degustazione ed evento con le aziende locali sulla la terrazza del Museo del Vino con i Vini dell’ Azienda il Capannino – Montemassi; le aziende Agricole Montegrappa Montemassi; Il PanierinoSassofortino; Campo Ruffaldo Marsiliana, Massa Marittima
con i prodotti della filiera Drago (Distretto rurale agricolo gastronomico organizzato) per la produzione e la trasformazione dei grani antichi.

Ricordiamo che per le nostre degustazioni usiamo soltanto materiali ecosostenibili e piatti e stoviglie biodegradabili e compostabili.

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Durante la serata verrà presentato il Libro “Le Fate tra l’Amiata e la Maremma”,ospiti gli autori Clelia Ricciardiello e Graziano Mantiloni

Prenotazioni: tel: +39 563376 + 39 334 801 7656

o alla mail: roccastrada.museodelvino@gmail.com

Programma delle escursioni:
  • Lunedì al tramonto Escursione borgo medievale e Castello di Montemassi
  • Martedì mattina Escursione alle Cascate dei Canaloni nella Riserva Naturale del Fiume Farma
  • Venerdì mattina Escursione al Castello di Sassoforte
Informazioni ed prenotazioni + 39 327 369 3504